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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-08-19 ad oggi 2010-08-20 Sintesi (Più sotto trovate gli articoli)Obama si schiera: "Sì alla moschea a Ground Zero" Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, spezza una lancia in favore della costruzione del Cordoba Center, un centro culturale e una moschea che una associazione musulmana intende costruire a due passi da Ground Zero, dove sorgevano del torri gemelle abbattute l'11 Settembre dai terroristi islamici di al Qaida. Per Obama, in base al principio della libertà religiosa, i musulmani hanno "il diritto" di costruire il Cordoba. Con una mossa a sorpresa il presidente lo ha spiegato in serata alla Casa Bianca, in occasione di un discorso di fronte alla comunità musulmana americana, poco prima della cena (Iftar) che segna l'inizio del Ramadan, il mese sacro islamico. |
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"Libro dei Miei Pensieri"html PDFIl mio commento sull'argomento di Oggi è :
Gent.mi,
io sono un sostenitore ed estimatore del Presidente Obama.
E ritengo inoltre che la libertà di religione vada comunque garantita, nel rispetto comunque che l'ospitato non possa dettar legge in casa dell'ospitante, come è il caso del Crocifisso in Italia, per il quale l'ospitato non ha alcun diritto a richiederne la rimozione, ne risulta limitata la sua fede dalla presenza del Crocifisso.
Fatta questa premessa, nel caso della Moschea, ritengo che essa vada concessa, ma non nel luogo dove pretendono gli Islamici, ma in altro posto, perchè altrimenti la costruzione a Ground Zero suona come un oltraggio alle migliaia di vittime dell'Assurdo attentato Terroristico.
Anzi dovrebbero gli stessi Islamici scegliere un altro posto per onorare e non infangare la memoria dei caduti, ma ponendo nella loro Moschea una lapide a ricordo dell'Assurda Strage Terroristica.
Per. Ind. Giacomo Dalessandro
Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-08-19 ad oggi 2010-08-20 |
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Obama si schiera: "Sì alla moschea a Ground Zero" Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, spezza una lancia in favore della costruzione del Cordoba Center, un centro culturale e una moschea che una associazione musulmana intende costruire a due passi da Ground Zero, dove sorgevano del torri gemelle abbattute l'11 Settembre dai terroristi islamici di al Qaida. Per Obama, in base al principio della libertà religiosa, i musulmani hanno "il diritto" di costruire il Cordoba. Con una mossa a sorpresa il presidente lo ha spiegato in serata alla Casa Bianca, in occasione di un discorso di fronte alla comunità musulmana americana, poco prima della cena (Iftar) che segna l'inizio del Ramadan, il mese sacro islamico. Oltre ai principali esponenti della comunità islamica americana e agli ambasciatori dei paesi islamici, la lista degli invitati comprende anche Pietro Sambi, il nunzio apostolico, e Jane Ramsey del Jewish Council on Urban Affairs, una organizzazione ebraica di Chicago, la città di Obama. L'ipotesi della costruzione di una moschea a Ground Zero divide gli americani, e in particolare la comunità ebraica. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, appoggia il progetto, mentre Abraham Foxman, il direttore nazionale della Anti Defamation League (Adl), una delle principali organizzazioni ebraiche e anti razzista, ha chiesto alla comunità musulmana di costruire il centro Cordoba un po' più lontano da Ground Zero per non urtare la sensibilità delle vittime. Una richiesta che ha spinto il più famoso dei giornalisti americani di origine musulmana, Fareed Zakaria, a restituire un premio che la stessa Adl gli aveva dato negli anni scorsi. La mossa a sorpresa di Obama, cui si attribuiva l'intenzione di rimanere fuori dalla controversa vicenda a pochi mesi dalla elezioni di metà mandato del 2 novembre, rischia di rilanciare le polemiche con una certa violenza. Parte della destra americana rimane convinta che il presidente non sia nato negli Stati Uniti, e che sia di religione musulmana, come confermerebbe il suo nome completo, Barack Hussein Obama. Nel suo discorso alla Casa Bianca, in base al testo distribuito in anticipo, Obama ha detto: "con la massima chiarezza in quanto cittadino, in quanto presidente, sono convinto che i musulmani abbiano lo stesso diritto di praticare la propria religione come qualsiasi altra persone in questo paese. Ciò comprende il diritto di costruire un luogo di culto e un centro per la comunità su una proprietà privata a Lower Manhattan, nel rispetto delle leggi e delle ordinanze locali". Subito prima, Obama aveva insistito sul dolore dei familiari delle vittime dell'11/9, "un evento profondamente traumatico per il nostro paese", definendo Ground Zero "un territorio sacro", e i terroristi di al Qaida i rappresentanti di "una volgare distorsione dell'Islam". 14 agosto 2010
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com/2010-08-20 Una vergogna l'America intollerante che rifiuta la moschea al World Trade Center di Paul KrugmanCronologia articolo20 agosto 2010Commenta Questo articolo è stato pubblicato il 20 agosto 2010 alle ore 17:44. Il problema più grave che attanaglia la politica e i media americani non è un difetto di competenza o di buone intenzioni, ma la mancanza di coraggio. Eppure il coraggio c'è e va elogiato. Complimenti quindi al sindaco di New York Michael R. Bloomberg che in mezzo a critiche feroci ha difeso pubblicamente i musulmani che volevano costruire un centro comunitario a Lower Manhattan. E a Fareed Zakaria, opinionista di Newsweek e ospite di una trasmissione settimanale su CNN, per essersi schierato dalla parte della tolleranza restituendo un premio ricevuto cinque anni fa dalla Lega antidiffamazione. Lo ha fatto dopo che, il 30 luglio, l'organizzazione ebraica aveva comunicato che il centro islamico, il cui progetto include una moschea, sarebbe stato troppo vicino al World Trade Center e andava collocato altrove. La Lega antidiffamazione giustificava questa posizione con un ragionamento scandaloso: "I proponenti del Centro islamico potrebbero avere ogni diritto di costruire su questo sito, e potrebbero anche averlo scelto per mandare un segnale positivo sull'Islam. Il settarismo espresso da alcuni di quelli che li hanno attaccati è ingiusto e sbagliato. Ma in ultima analisi, non si tratta di una questione di diritti, bensì di fare ciò che è giusto. A nostro giudizio, costruire un Centro islamico all'ombra del World Trade Center procurerà un ulteriore ed evitabile dolore alle vittime, e questo non è un bene". Traduzione: se quel centro sarà costruito, alcune persone ci rimarranno male e dobbiamo tenere conto di questi sentimenti sebbene i musulmani abbiano ogni diritto di costruire proprio lì. "Le vostre dichiarazioni sui sentimenti delle vittime che vanno onorati anche se sono irrazionali o settari, hanno peggiorato la situazione", ha scritto Fareed Zakaria in una lettera indirizzata ad Abraham H. Foxman, il direttore nazionale della Lega antidiffamazione. La sua richiesta di bandire il centro islamico è stata una vergogna. Proviamo ad applicare la stessa logica a casi analoghi: procura dolore a certa gente vedere degli ebrei gestire piccole imprese in quartieri non ebrei; procura dolore vedere degli ebrei scrivere su pubblicazioni nazionali (ricevo spesso lettere di questo tenore); procura dolore vedere degli ebrei nella Corte Suprema. La Lega contro la diffamazione sarebbe d'accordo per vietare agli ebrei tali attività per evitare di procurare dolore ad altri? No? Che differenza c'è? © 2010 NYT - DISTRIBUITO DA NYT SYNDICATE (Traduzione di Sylvie Coyaud) ©RIPRODUZIONE RISERVA
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